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Date de création : 13.01.2013
Dernière mise à jour : 29.07.2016
11037 articles


Derniers commentaires

Aforismi, proverbi, pensieri in libertà

a buon intenditor

Publié le 20/07/2016 à 14:56 par lalunanelpozzo Tags : image centerblog gif

aspettando

Publié le 02/06/2016 à 17:21 par lalunanelpozzo Tags : belle image centerblog

Volevo dire alle cose belle che capitano inaspettatamente,che io non sto aspettando. Possono arrivare.

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Dedicato ai papà

Publié le 29/01/2016 à 23:03 par lalunanelpozzo

E ALLORA DIO CREO’ IL PAPA’

Quando Dio creò il papà cominciò disegnando una sagoma piuttosto robusta e alta… Un angelo che svolazzava sbirciò sul foglio e si fermò incuriosito.. Dio si girò e l’angelo “scoperto” arrossendo gli chiese:

– Cosa stai disegnando?

– Questo è un grande progetto… Rispose Dio.

– Che nome gli hai dato? …Chiese l’angelo…

– L’ho chiamato PAPA’… Rispose Dio continuando a disegnare lo schizzo del papà su un foglio….

– P – A – P – A’…. pronunciò l’angelo

– E a cosa servirebbe un papà?

– Un papà interviene per dare aiuto ai propri figli… saprà incoraggiarli nei momenti difficili… saprà coccolarli quando si sentono tristi… giocherà con loro quando tornerà dal lavoro… saprà educarli insegnando cosa è giusto e cosa no… Dio lavorò tutta la notte dando al padre una voce ferma e autorevole, e disegnò ad uno ad uno ogni lineamento. L’angelo che si era addormentato accanto a Dio, si svegliò di soprassalto e girandosi vide Dio che ancora stava disegnando.

– Stai ancora lavorando al progetto del papà? chiese curioso.

– Sì… rispose Dio con voce dolce e calma

– Richiede tempo… L’angelo sbirciò ancora una volta sul foglio e disse:

– Ma non ti sembra troppo grosso questo papà se poi i bambini li hai fatti così piccoli? Dio abbozzando un sorriso rispose:

– E’ della grandezza giusta per farli sentire protetti… ma anche per incutere quel po’ di timore perchè non se ne approfittino troppo e lo ascoltino quando insegnerà loro ad essere onesti e rispettosi… L’angelo proseguì con un’altra domanda:

– Non sono troppo grosse quelle mani?… – No… rispose Dio continuando il suo disegno… – Sono grandi abbastanza per poterli prendere tra le braccia e farli sentire al sicuro.

– E quelli sono i suoi occhi? Chiese ancora l’angelo indicandoli sul disegno.

– Esatto… rispose Dio…

– Occhi che vedono e si accorgono di tutto pur rimanendo calmi e tolleranti… L’angelo storse il nasino e aggiunse:

– Non ti sembrano un po’ troppo severi…? – Guardali meglio…. rispose Dio. Fu allora che l’angioletto si accorse che gli occhi del papà erano velati di lacrime mentre guardava con orgoglio e tenerezza il suo piccolo bambino…. DEDICHIAMO QUESTO RACCONTO A TUTTI I PAPA’.



Non posso raccontare di te.

Publié le 24/01/2016 à 08:08 par lalunanelpozzo
Non posso raccontare di te.

Non posso scrivere di te. Non posso infilarti tra un discorso e l'altro come si fa con le cose che ci sentiamo dentro da tempo, come si fa con le “nostre cose”. Non posso raccontare di te. Non abbiamo avuto né il tempo né il modo di sconvolgerci, di cambiare le nostre abitudini l'uno per l'altro. Ogni tanto, però, ti penso. Ti penso e mi manchi. Non ti ho mai baciato, non ti ho mai perso. Non ti ho mai nemmeno guardato per davvero. Non mi ricordo le tue mani. Non avrei fatto di tutto per te, non avrei dato la mia vita per te. Forse nemmeno l'ultimo biscotto al cioccolato. Ma mi manchi. Non sei stato importante, ma sei stato necessario. Come ogni volto che vedo, come ogni stazione di passaggio che-anche se non è quella d'arrivo-senza non si potrebbe andare avanti.

Spero tu rida ancora bene come allora.



così

Publié le 03/01/2016 à 18:46 par lalunanelpozzo Tags : image centerblog

a caso

Publié le 30/12/2015 à 18:48 par lalunanelpozzo Tags : image centerblog

ken ken ken......

Publié le 27/12/2015 à 22:07 par lalunanelpozzo Tags : gif centerblog image

my feet

Publié le 17/12/2015 à 19:17 par lalunanelpozzo
my feet

I momenti più belli della vita li ho vissuti a piedi nudi.



A ciascuno l'arte sua, e le pecore ai lupi

Publié le 17/12/2015 à 18:38 par lalunanelpozzo
A ciascuno l'arte sua, e le pecore ai lupi

Essere ignoranti della propria ignoranza è la malattia dell’ignoranza.



xx

Publié le 14/12/2015 à 15:04 par lalunanelpozzo

Un'insegnante spagnola stava spiegando alla classe che in spagnolo, contrariamente all'inglese, i nomi possono essere sia maschili che femminili.

“casa, per esempio, è femminile: la casa”

“matita, invece, è maschile: el lapiz”

Uno studente chiese: “Di che genere è la parola computer?” Anziché rispondere, l'insegnante divise la classe in due gruppi, maschi e femmine, e chiese loro di decidere se computer dovesse essere maschile o femminile. A ciascun gruppo chiese inoltre di motivare la scelta con 4 ragioni. Il gruppo degli uomini decise che “computer” dovesse essere decisamente femminile “la computadora” perché:

1. Nessuno tranne il loro creatore capisce la loro logica interna.

2. Il linguaggio che usano per comunicare tra computer è incomprensibile.

3. Anche il più piccolo errore viene archiviato nella memoria a lungo termine per possibili recuperi futuri

4. Non appena decidi di comprarne uno, ti ritrovi a spendere metà del tuo salario in accessori.

Il gruppo delle donne, invece, concluse che i computer dovessero essere maschili (el computador) perché:

1. Per farci qualunque cosa, bisogna accenderli.

2. Hanno un sacco di dati ma non riescono a pensare da soli.

3. Si suppone che ti debbano aiutare a risolvere i problemi, ma per la metà delle volte, il problema sono LORO

4. Non appena ne compri uno, ti rendi conto che se avessi aspettato qualche tempo, avresti potuto avere un modello migliore.

Le donne vinsero.”